
VICENZA 04 giugno 2011 Il figlio di 24 anni era morto in un incidente stradale causato da un'auto che andava contromano - e il conducente è indagato per omicidio colposo aggravato dalla guida in stato di ebbrezza e non si esclude anche di
sostanze stupefacenti - e la madre, dopo due giorni, non ha retto il dolore e si è uccisa. Il dramma è avvenuto a Torri di Quartesolo (Vicenza), dove abitava la famiglia del giovane Alex di Stefano, che nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi era alla guida della sua Mini Cooper che è stata centrata da un'auto condotta da Mirko Vendramin, un giovane elettricista 22enne di Carmignano di Brenta (Padova), rimasto ferito con la fidanzata Deborah Camazzola, 23 anni, che gli stava accanto. La morte del figlio ha gettato nella disperazione i genitori e la madre - come riporta il Giornale di Vicenza - ieri ha atteso che il marito prendesse sonno dopo una notte insonne e ha posto fine ai suoi giorni impiccandosi. Il marito, pochi minuti dopo, si è svegliato di soprassalto: non l'ha vista al suo fianco ed è corso a cercarla. L'ha trovata in quello stato, che ancora respirava. È riuscito a liberarla ed ha dato l'allarme al 118. I sanitari l'hanno soccorsa e l'ambulanza del Suem l'ha poi trasportata con urgenza al S. Bortolo, ma per lei non c'è stato nulla da fare. Una doppia tragedia che lascia tutti sgomenti. Piero Di Stefano, che in poche ore ha perso dapprima il figlio maggiore e poi la moglie, è sconvolto. Ci hanno pensato i parenti, con tanta umanità, a sostenerlo. È stato però ricoverato in ospedale e i medici stanno cercando di risollevarlo con l'aiuto degli psicologi.
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